Taggie

Il 16 settembre 2008 alle ore 18.30, presso la Triennale di Milano, in via Alemagna 6, si terrà la presentazione di Taggie, la chiusura lampo “intelligente” per la tracciabilità e la protezione del Made in Italy.

Il problema della falsificazione dei capi e degli accessori e della poca chiarezza riguardo la loro filiera produttiva (a questo proposito si rimanda all’inchiesta svolta dalla trasmissione Report trasmessa su RaiTre il 2 dicembre 2007) crea non pochi problemi alle aziende coinvolte. Oltre ai mancati guadagni e ai danni di immagine, spesso queste rimangono vittime di una vera e propria truffa. Molti articoli, purtroppo, sono così ben imitati da non essere riconosciuti neanche dalle stesse case madre.

Analizzando il processo di produzione degli accessori e dei capi moda, si è individuato nella chiusura lampo l’elemento ideale all’interno del quale integrare un dispositivo di identificazione; essa è, infatti, applicata durante la lavorazione di un abito, di una borsa, di una scarpa, e non può essere facilmente rimossa o sostituita.

Sfruttando questa caratteristica, è stato pensato di corredare la chiusura lampo con un dispositivo permanente, in grado di determinare la provenienza di un prodotto grazie all’utilizzo della tecnologia RFID – Radio Frequency Identification.

Si tratta di un sistema costituito da due elementi che interagiscono tra loro: un piccolo circuito passivo (tag) dotato di memoria (un microchip di un millimetro quadrato) viene interrogato da un’antenna (reader), la quale a sua volta ne legge e visualizza i dati immagazzinati.

Grazie a Taggie, si potrà quindi determinare non solo da chi è stato realizzato un articolo o uno dei suoi componenti, ma addirittura sapere il suo luogo di produzione, in quale stabilimento, da quale operaio è stato lavorato, a quale lotto appartiene e così via, con informazioni dettagliate su tutti i processi produttivi che ha subito.

Alla conferenza, moderata da Virginio Briatore, noto critico di design, interverranno Giusi Ferrè, giornalista ed esperta del fashion system, e Cristina Morozzi, giornalista, critica e art director sul confine fra arte, moda e design.

Nell’incontro sarà presentato il progetto congiuntamente realizzato da Lanfranchi, Lab Id, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Bergamo e Sengalt.

Documenti


TAGGIE