La storia di Lampo

Gaetano 1901-1983

La storia di Lampo

Gaetano nasce a Palazzolo nell’aprile 1901, ultimo figlio di Giovanni e Colomba. Alla morte del padre Gentile, Angelo, Giacinto e Agostino giovanissimi si occupano dell’azienda mentre Gaetano di due anni è coccolato dalla madre e dai fratelli maggiori, che si prodigano perché cresca bene. Ciò influisce molto sul suo carattere, poiché in lui resterà sempre un senso di grande riconoscenza per i fratelli, spingendolo da adulto a dedicarsi anima e corpo al lavoro; proprio come lui amava ripetere: “devo rendere loro tutto quello che hanno fatto per me”. È legato in particolare, con un affetto tenero e profondo, alla sorella Anna, terza degli otto Lanfranchi, la quale, a 22 anni sposa Carlo Marzoli, industriale di Palazzolo.

La madre religiosissima ispira a Gaetano un grande senso di spiritualità; il figlio la accompagna alla messa quotidiana e fattosi adulto non trascura le opere di beneficenza: finanzia l’oratorio e il restauro della chiesa di Palazzolo, paga la retta al seminario per le vocazioni giovanili ed è sempre disponibile dove c’è bisogno di aiuto. Gaetano è anche sportivo e brillante, ha ereditato dai fratelli la passione per le automobili, possiede una Bugatti da corsa, gareggia in tutte le categorie di “fuori bordo” vincendo il Campionato Italiano nel 1932. A Saint Moritz è di casa, coi fratelli è socio del Cresta Run. Pratica pattinaggio, skeleton, bob a quattro in coppia con Agostino, con il quale nel 1932 andrà a Lake Placid alle Olimpiadi. Durante un allenamento di skeleton esce di pista e si frattura parecchie costole.

In convalescenza a Campiglio conosce una ragazza, Tina Massardi, e se ne invaghisce, chiede la sua mano; Tina è graziosa, modernissima, sportiva e frequenta la buona società cittadina. Nel 1934 Gaetano corona il suo sogno d’amore e si sposa. Sarà un matrimonio perfetto, allietato dalla nascita di quattro figli: due femmine e due maschi, Giannantonio e Guido, i quali attualmente continuano l’attività industriale della famiglia.

Nel 1936 incoraggia la moglie Tina a gareggiare in vece sua nel Campionato Nazionale Fuoribordo Classe 250 c.c. Lei non se lo fa dire due volte, parte e nella prima gara vince, gettando grande scompiglio tra i concorrenti maschi, i quali, poco sportivamente, insinuano che abbia usato una cilindrata superiore, ed esigono il controllo del motore. Gaetano è un tecnico competente e abilissimo, insieme al fedele meccanico Mascheretti studia le miscele e prepara i motori al meglio.

Gaetano infonde ai figli l’amore per il lavoro e lo sport. Ama e segue tutte le novità scientifiche, il primo televisore è il suo, così come il primo cabinato sul Lago d’Iseo. La sua nota generosità lo porta ad accettare incarichi più onerosi che onorifici. È il primo sindaco di Cologne Bresciano dopo la parentesi fascista, è Presidente del Centro Sportivo Italiano Bresciano, quando l’associazione è da organizzare.

Partecipa attivamente alla ricostruzione delle attività diocesane di Brescia. Il Papa lo insignisce della Commenda dell’Ordine Equestre di S. Silvestro. Per molti anni è vice presidente della Banca San Paolo di Brescia e, al compimento dell’ottantesimo anno, pur godendo di ottima salute fisica e mentale, ritiene opportuno rinunciare alla carica, per lasciare spazio alle nuove leve, nonostante le insistenze del Consiglio perché desista da questa sua decisione. Fino al giorno della sua scomparsa, va quotidianamente in ufficio. Muore improvvisamente il giorno del suo ottantaduesimo compleanno.